San Gemini - Guida Turistica

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Museo di scienze della terra – Geolab E’ un interessante museo realizzato con la finalità di promuovere conoscenze sulle Scienze della Terra. E’ impostato con la logica interattiva attraverso la quale i visitatori possono capire, anche attraverso dimostrazioni sperimentali, le dinamiche del nostro pianeta. Il museo è strutturato in 5 sale di esposizione. Dopo una presentazione video di Piero Angela illustrativa dei contenuti del museo, si accede in sequenza a cinque sale:
  • Prima sala – visione d’insieme dei continenti e delle placche che costituiscono la terra, con viaggio successivo all’interno del pianeta per vedere la sua stratigrafia.
  • Seconda sala – è dedicata alla divulgazione della nascita delle catene montuose, dello scatenarsi dei terremoti, della attività dei vulcani.
  • Terza sala – dedicata alla genesi e all’evoluzione del bacino del Mediterraneo e della penisola italica.
  • Quarta sala – dedicata alla genesi del territorio dell’Umbria con una sezione per i fossili e le rocce.
  • Quinta sala – si occupa della divulgazione dei principali siti di interesse geologico presenti in Umbria
 Oltre le sale il museo prevede la possibilità di seguire quattro percorsi tematici: “Pagine scritte nella roccia”, “L’orologio della terra: i fossili”, “La descrizione e la rappresentazione del paesaggio: la geografia e topografia”, “I vulcani. Il fuoco della Terra”.
 Il museo è sito in Via della Misericordia, 1 - 05029 - San Gemini Tel. 0744331293
Museo dell’Opera di Guido Calori  E’ un museo di recente costituzione che propone la collezione costituita dalle opere di Guido Calori (pitture e sculture), e dalle sue attrezzature di lavoro. Dal 1990 la collezione e l’edificio nella quale risiede (del palazzo seicentesco ex convento delle Suore Clarisse), sono vincolati dalla Soprintendenza ai Beni Artistici.
  Nelle sale del museo sono custodite una quindicina di pitture, alcune decine di sculture e strumenti di lavoro. Il museo si trova all’interno della cittadina di San Gemini in via del Tribunale 54 - Tel. 0744.59421
Chiesa di San Francesco
 Fu costruita attorno al 1200 ed è la testimonianza che San Gemini ha dato al Santo di Assisi che frequentò la cittadina alcune volte durante la sua vita e qui nel 1213 effettuò un esorcismo. A ricordo di ciò il conte Capitoni donò il terreno per l’edificazione della Chiesa. La Chiesa di San Francesco è di architettura gotica con unica navata; le pareti propongono affreschi recentemente restaurati.
  L’affresco di maggior interesse artistico, realizzato da un anonimo di scuola Umbra, risalente al XIV secolo, rappresenta la Crocifissione con San Francesco e San Giovanni ai piedi della Croce. Sull’altare Maggiore campeggia un Crocifisso in legno del XV secolo.   Chiesa di Santo Stefano
Questa è antica chiesa attualmente inserita all’interno dell’edificio Violati. Rimane visibile l’Abside. Dal puntodi vista architettonico la chiesa riveste particolare importanza perché attorno ad essa si è formato il primo nucleo abitato di San Gemini.
  Alcuni ritrovamenti di mosaici e pavimentazioni risalenti al I secolo d.C. forniscono utili conferme di un notevole edificio precedente la costruzione della cittadina.  
Chiesetta Priorale di S.Carlo
Questa Chiesa precedentemte si chiamava Santa Maria de Incertis. Il nome attuale deriva dalla leggenda che narra  che il Santo, Arcivescovo di Milano, vi abbia celebrato una Messa.
  Lo stesso nome originario è dettato da una leggenda che narra che durante la fusione della campana di Torre Esperia un pellegrino proveniente dalla Terra Santa abbia versato nella colata un’ampolla d’argento contenente il latte della Madonna ed abbia pronunciato l’invocazione:” Nell'incertezza del pericolo e nell'ora della morte, libera tutti i tuoi figli o Santa Maria”. Sembra che nel 1400 la chiesa abbia subito modifiche strutturali che l’anno trasformata nella attuale cappella dei Priori.
  La Chiesa custodisce alcune opere d’arte tra le quali una Madonna fra Angeli e Santa Caterina d'Alessandria, del secolo XV. Nella parte inferiore dell’affresco è visibile San Giorgio a cavallo da cui sembra derivi lo stemma del Comune, aseguito della trasformazione da San Giorgio a San Gemine. 
Palazzo del Capitano del Popolo e Torre Esperia
Il Palazzo del capitano del Popolo è conosciuto anche come Palazzo del Popolo o Palazzo Vecchio. Per tanto tempo è stato la sede del governo della cittadina. A ridosso del palazzo sorge la Torre Esperia, realizzata nel 1318 da Maestro Matteo d'Orvieto: la torre presenta la campana delle adunanze. 
Chiesa di S.Gemine
Questa Chiesa durante i secoli è stat più volte ricostruita. Gli antichi resti risalgono al XII secolo in cui nella zona il culto di un monaco siriano, fra' Gemine, era molto forte. L’attuale struttura è ottocentesca, e i lavori di ristrutturazione furono diretti dall’ingegnere Livoni.
  La chiesa fu restaurata per festeggiare il ritrovamento nel 1775 delle reliquie del Santo, che sono attualmente conservate nella Sacrestia mentre sotto l’Altare Maggiore si custodiscono le reliquie. La chiesa propone alcuni dipinti del 1600 quali, il "Martirio di San Sebastiano", la "Madonna con Bambino e Santo Vescovo" e un "San Matteo Evangelista".
  Abbazia di S.Nicolo'
L'abbazia fu costruita nel XI secolo e subì, con successivi interventi di modifica architettonica. Il Portale dell’Abbazia, si trova oggi al Metropolitan Museum di New York realizzata dallo scultore Fernando Onori. L’Abbazia è realizzata in tre navate sostenute da colonne e capitelli.
  Sulle pareti erano un tempo presenti molti affreschi; oggi rimangono da ammirare una "Madonna con Bambino" di Ruggero da Todi, realizzata nel 1295 e un "San Gregorio Magno. L’Abbazia propone una scultura simbolica, presente anche in altri palazzi umbri, raffigurante un  leone che abbatte un ariete.
Le rovine di Carsulae
 Carsulae, antica cittadina romana, fu identificata sin dal XVII secolo: cli scavi e le ricerche svoltesi tra il 1951 e il 1972 permisero di riportare alla luce una buona parte del foro, il teatro e l'anfiteatro e alcune tombe monumentali presenti lungo la Via Flaminia. Gli scavi hanno permesso di verificare che no resta nulla del nucleo originario, formatosi (III sec. a.C). Scavi e restauri permettono di ammirare un monumento di età paleocristiana o altomedievale, la chiesa di San Damiano  che è sorta sui resti di un edificio romano, e che attualmente dopo le modifiche del XI secolo presenta una struttura rettangolare con un portico sulla facciata.